Notule
(A cura di
LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)
NOTE E NOTIZIE - Anno XVI – 19 ottobre 2019.
Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org
della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia”
(BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi
rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente
lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di
pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei
soci componenti lo staff dei
recensori della Commissione Scientifica
della Società.
[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]
Trovata una strategia farmacologica
efficace nei tumori maligni della guaina mielinica. Lemberg e colleghi della Johns Hopkins University, prendendo
le mosse dalla dipendenza metabolica dei tumori della guaina mielinica dei
nervi periferici dalla glutamina, che fornisce
composti del carbonio e dell’azoto, hanno sperimentato antagonisti di questa
molecola derivata dall’acido glutammico. Studiando JHU395, un nuovo antagonista
della glutamina oralmente biodisponibile, i ricercatori
hanno trovato evidenze sperimentali decisive a favore dell’uso dell’antagonismo
della glutamina quale strategia terapeutica nei
tumori della guaina dei nervi periferici. [Cfr. Lemberg
K. M., et al., Mol Cancer Ther.
AOP – pii: molcanther.0319.2019.doi: 10.1158/1535-7163.MCT-19-0319, October 8, 2019].
Nella patogenesi dell’Alzheimer
sporadica hanno un ruolo la cattiva dieta, la sedentarietà e lo stress. Nella
patogenesi della malattia di Alzheimer ad inizio tardivo, lo stile di vita
sedentario, lo stress e una dieta ricca di zuccheri semplici, concorrono
allo sviluppo del processo neurodegenerativo, come dimostrato da Pacholko e colleghi. [Cfr. Pacholko
et al. Nurodegener Dis., Oct 10: 1-18, 2019].
La D-serina intestinale regola il
sonno in Drosophila melanogaster. La
D-serina naturale è stata rinvenuta negli animali più di vent’anni fa, ma
ancora poco si sa del suo ruolo fisiologico. Dai e colleghi di un gruppo di
ricerca cinese hanno scoperto che la D-serina prodotta dalla serina-racemasi nell’intestino di Drosophila svolge un ruolo di
regolazione del sonno. [Dai X., et al. Nat Commun. 10 (1): 1986 AOP – doi:
10.1038/s41467-019-09544-9, 2019].
Effetti di lesioni del sistema delle
cellule che rilevano la direzione della testa. Smith e
colleghi dell’Università di Edimburgo, in esperimenti con ratti maschi Lister Hooded portatori di lesione
bilaterale dei nuclei mammillari laterali (LMN), un nodo di cruciale importanza
del circuito che rileva la direzione della testa dell’animale, hanno
accertato che l’integrità di questo sistema, che invia informazioni alle cellule
di luogo dell’ippocampo, è essenziale per l’esecuzione di compiti spaziali
che richiedono discriminazione direzionale. [Smith A. E., et al. Behav Neurosci AOP – doi; 10.1037/bne0000341, 2019].
Sorprendente strategia della Seriema, un grande uccello che è riuscito ad adattarsi alla
vita urbana. La Seriema dalle
zampe rosse o Cariama cristata
è un grande uccello di terra, in passato incluso nei gruiformi e attualmente
classificato nello specifico ordine dei Cariamiformi,
che vive in Brasile, Uruguay e Argentina settentrionale. Nelle fattorie è
spesso impiegato come animale da guardia a protezione dei pollai. Il motivo
della sua capacità di adattamento alla vita urbana in una città di medie
dimensioni del Brasile è stato individuato da Alexandrino
e colleghi: gli uccelli condividono risorse spaziali e alimentari con i gatti
randagi e, fra queste risorse, sono incluse razioni di cibo quotidianamente
portate in punti prefissati da donne che si prendono cura dei felini. L’alleanza
fra la Seriema e un carnivoro, che ha contribuito all’estinzione
di 33 specie di uccelli in tutto il mondo, è un esempio di come l’uso del
cervello nella realtà ambientale vissuta possa modificare anche un
comportamento che sembra immutabilmente fissato nel programma genetico delle
due specie. [Alexandrino E. R., et al.,
Animals (Basel) 9 (6) pii: E351, 2019].
Quando nasce la concezione della
responsabilità dell’uomo verso il proprio simile nel pensiero occidentale. Al Seminario
sull’Arte del Vivere è stato individuato un possibile filo di Arianna nel
labirinto degli sviluppi filosofici e delle intersezioni culturali che hanno
luogo nelle epoche della lunga transizione dalla concezione greca a quella romana
della realtà. In particolare, si è ritenuto necessario uno studio volto alla
comprensione, se non proprio delle ragioni, almeno dei modi e dei fatti, che
portarono da un orizzonte ispirato alla massima ellenistica segui la natura,
alla tesi della necessità universale dell’imitazione di Dio.
Il percorso tracciato da questo filo
interpretativo prende le mosse dalla dissoluzione dell’Accademia di Platone. La
grande scuola filosofica, dopo aver vissuto una fase tendente allo scetticismo
e un ultimo periodo incline all’eclettismo, cessò di esistere, e già nel 78-79 a.C.
la sua sede era stata consegnata alla storia, divenendo meta di pellegrinaggi spirituali,
come ricorda Giovanni Reale nel tomo IV della sua Storia della Filosofia.
Gli ultimi membri dell’Accademia di cui vi è traccia documentale furono Antioco,
che morì in Siria nel 60 a.C., e suo fratello Aristo.
Estinta ad Atene l’istituzione fondata dal filosofo
che aveva fatto conoscere al mondo il pensiero di Socrate, il Platonismo
rinasceva ad Alessandria, in una realtà che non ne assumeva passivamente le
tesi, ma ne analizzava e sviluppava i contenuti, integrandoli con nuovi
elementi, che aprirono poi la strada a Plotino. Eudoro di Alessandria, vissuto
nel I secolo d.C., è il primo degli esponenti di questa nuova scuola ad aver
lasciato una traccia di portata storica. I filosofi alessandrini di quel
periodo compiono tentativi di mediare Platone con Aristotele e con concetti
propri dello Stoicismo. Poco per volta, si sviluppa un Platonismo con dei
caratteri che sono a mezzo fra quelli dell’Accademia di Atene e quelli del
Neoplatonismo di Plotino e seguaci; per questa rivisitazione dell’edificio del
pensiero platonico si è creato il termine Medioplatonismo.
Giovanni Reale così sintetizza i caratteri essenziali
del Medioplatonismo: 1) recupero della trascendenza; 2)
riconduzione delle Idee dell’Iperuranio di Platone a Pensieri di Dio; 3)
imitazione di Dio in sostituzione dell’imperativo di matrice greca che prescriveva
l’uniformarsi al mondo naturale; 4) centralità speculativa del pensiero
religioso; 4) importanza prioritaria conferita al Timeo.
Questo Medioplatonismo,
che sostituisce Dio alla natura quale principale interlocutore della dimensione
esistenziale umana, influenzerà Seneca durante gli anni del suo soggiorno in
Alessandria. È stata ampiamente e convincentemente dimostrata l’influenza
diretta di Filone di Alessandria su Seneca, basti pensare alle similitudini
strutturali e concettuali fra la celebre lettera 65 di Seneca e il De
Opificio Mundi di Filone, rilevate da Roberto Radice (Cfr. Platonismo e
creazionismo in Filone di Alessandria, Vita e Pensiero, Milano 1989).
L’imitazione medioplatonica
di Dio, secondo quanto emerso al Seminario Permanente sull’Arte del Vivere,
costituirebbe il primo passo di questa lunga via che porterà all’integrazione
dei contenuti biblici di responsabilità verso i propri simili nella visione
filosofica della realtà che ebbe origine dall’Accademia di Platone.
Notule
BM&L-19 ottobre 2019
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